Pavimentazioni industriali

Scegliere le pavimentazioni industriali giuste può fare la differenza tra il successo di un progetto e il suo fallimento. ALE SpA è il partner ideale, poiché  assiste i clienti nella scelta delle soluzioni più indicate a seconda della destinazione d’uso dell’edificio da pavimentare.

Caratteristiche generali delle pavimentazioni industriali

Prima di procedere con gli approfondimenti che illustrano le caratteristiche generali delle pavimentazioni industriali, è doveroso fare una premessa: non esiste una formula standard per la realizzazione di superfici destinate all’industria. Ogni pavimento è infatti a sé stante e la sua progettazione deve essere studiata ad hoc valutando attentamente diversi fattori.

Parlando più in generale, però, la pavimentazione destinata ad un uso industriale è tendenzialmente costituita da un insieme di lastre in calcestruzzo armate (o in alcuni casi da una gettata unica e uniforme del medesimo materiale) dello spessore medio di 15 - 25 cm, e devono essere in grado di sopportare diverse tipologie di sollecitazioni, tra cui:

• il passaggio di carrelli elevatori e altri veicoli con ruote semirigide;
• la corrosione da parte degli agenti chimici o atmosferici;
• il peso massiccio di carichi sia dinamici che statici (come le scaffalature).

Al fine di garantire le suddette proprietà, a volte, lo strato superficiale viene impreziosito con polvere di quarzo o corindone. Tuttavia, ad avere il peso maggiore nella costruzione è lo strato sottostante, quello cioè su cui si regge tutta la pavimentazione. In gergo lo si definisce elemento di supporto e può essere costituito da una massicciata, da una soletta o da un vecchio pavimento.

Progettazione professionale e sicura

È doveroso precisare che quella qui esposta è solo una definizione molto generica delle pavimentazioni industriali, poiché ogni caso è unico e necessita di una progettazione e di uno studio accurati per trovare la soluzione costruttiva più idonea alle esigenze del cliente.

ALE SpA è molto attenta a questi specifici aspetti e procede seguendo alla lettera le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC del 2018) come previsto dalla legge. Tali regole sono pensate per aiutare i progettisti a valutare ogni singolo aspetto della pavimentazione, determinando i parametri più importanti di cui tenere conto come:

• il valore di portanza della massicciata;
• il calcolo delle tensioni indotte dai carichi;
• la dimensione massima della lastra in base allo stato limite di esercizio.

Ciò determina la scelta della tipologia e il posizionamento delle armature da inserire nel calcestruzzo per ottenere il massimo dei risultati, nonché la giusta miscela dell’impasto che andrà a costituire le lastre.

PAVIMENTAZIONI INDUSTRIALI IN CALCESTRUZZO

La scelta del calcestruzzo per le pavimentazioni industriali dipende da diversi fattori. Innanzi tutto, tale materiale è estremamente versatile e consente di realizzare lastre di varia natura con caratteristiche idonee a rispondere a specifiche necessità.

Può inoltre essere modellato in molteplici dimensioni e spessori per garantire un supporto ideale in base alla tipologia di edificio in cui viene applicato. Questo aspetto gioca un ruolo cruciale nell’effettiva affidabilità della pavimentazione. Esso determina, infatti, il grado di resistenza alle sollecitazioni del pavimento stesso da cui dipende tutta l’integrità strutturale.

Un progettista sapiente e attento come, ALE SpA sa che lo spessore delle pavimentazioni industriali deve essere calcolato attentamente onde evitare la formazione di discontinuità, crepe o altri difetti che possono compromettere tutta la messa in opera.

È risaputo, infatti, che buona parte dei problemi e delle controversie che interessano le strutture prefabbricate riguardano proprio la pavimentazione. Affidarsi a tecnici esperti dotati della giusta strumentazione si traduce quindi in un futuro risparmio economico, poiché sarà richiesta una minore manutenzione nel lungo periodo.

Tecnologia all’avanguardia per i pavimenti in calcestruzzo

Oltre alla tradizionale stesura a mano, ALE SpA impiega anche la vibrostenditrice Laser Screed. Questa macchina può essere manovrata solo da addetti esperti adeguatamente formati, ed è costituita da un lungo braccio telescopico alla cui estremità è installata una staggia vibrante che consente di lavorare il calcestruzzo in maniera precisa e uniforme. Tale approccio presenta parecchi vantaggi:

• la pavimentazione ha una qualità generale molto elevata;
• la stesura uniforme e vibrata garantisce notevole resistenza e durabilità nel tempo eliminando le eventuali sacche d’aria;
• è possibile ricorrere a campi di getto di dimensioni maggiori riducendo il numero di giunti (che spesso costituiscono un fattore di vulnerabilità);
• i tempi di realizzazione sono drasticamente inferiori grazie all’ampia superficie che la macchina può coprire quotidianamente.

La soluzione sopra descritta è indicata principalmente per i grandi cantieri nei quali sorgono strutture che hanno bisogno di una pavimentazione perfettamente lineare. L’incredibile precisione e l’assenza di interruzioni, infatti, consente di installare macchinari e scaffalature senza rischi per la loro stabilità. Si ricorda, inoltre, che la vibrostenditrice può essere utilizzata anche per pavimentare le aree esterne ai capannoni senza alcuna difficoltà.

RIVESTIMENTI IN RESINA

Come si è visto, il pavimento in calcestruzzo offre diversi benefici se progettato con cura. In alcuni casi, tuttavia, è necessario ricorre ad una protezione aggiuntiva rappresentata dai rivestimenti in resina. Tali soluzioni sono particolarmente indicate per quelle casistiche in cui sono richieste una pulizia assoluta e una notevole resistenza all’usura.

La resina viene impiegata soprattutto nel settore alimentare, farmaceutico, nell’industria manifatturiera, negli impianti di lavorazione degli alimenti e negli ospedali. Naturalmente quelli appena elencati sono solo alcuni esempi di applicazioni, vista l’ampia versatilità di questo materiale. Tra i vantaggi principali ci sono:

• tempistiche di posa rapide;
• elevata durabilità nel tempo;
• abbattimento dei costi di manutenzione.

È importante sottolineare come la resina riesca a compensare i limiti tecnici delle pavimentazioni industriali in calcestruzzo. Optare per un rivestimento di questo tipo significa aumentare notevolmente la resistenza a sollecitazioni meccaniche quali abrasione e compressione, nonché una maggiore capacità di limitare l’azione degli agenti chimici aggressivi.

Accorgimenti per una posa corretta della resina

Anche nel caso dei rivestimenti in resina destinati ad un uso industriale è consigliabile una progettazione scrupolosa, che va sviluppata in base alle necessità del cliente. Particolare attenzione è richiesta, ad esempio, nella sigillatura dei giunti che possono determinare una vulnerabilità strutturale se non adeguatamente trattati.

Tali nodi di connessione sono i medesimi presenti nella pavimentazione in calcestruzzo sottostante. Al fine di garantire una messa in opera perfetta, devono essere accuratamente ripuliti da tutti gli eventuali residui di polvere e riempiti con uno speciale gommino in poliuretano espanso (contraddistinto in media da uno spessore di cinque millimetri). Ciò assicura una stesura uniforme della resina ed evita la formazione di crepe o discontinuità.

In alcune realtà, come le industrie alimentari o gli ospedali, la priorità va all’igiene. Per rendere più facile la pulizia dei pavimenti nei suddetti ambienti sono state studiate soluzioni apposite denominate gusce. Si tratta di un raccordo in resina che unisce la lastra in calcestruzzo del pavimento alla parete, così da creare una conca piuttosto che un angolo retto.

Come nella situazione precedente, serve un occhio di riguardo per la sigillatura dei giunti che in questo caso, però, viene effettuata con tecniche differenti a seconda di come sono costruite le pareti dell’edificio. Il consiglio di un consulente esperto come ALE SpA può fare la differenza sulla qualità finale del lavoro.